Photobook Mania 02 / Taysir Batniji presenta Disruptions

Sull’evento

Il secondo appuntamento della rassegna dedicata al fotolibro si terrà Lunedì 6 Maggio in collaborazione con Sugar Paper, presso il loro spazio in Via Cassiani 188/a.

L’artista palestinese Taysir Batniji presenterà il suo libro Disruptions, pubblicato a febbraio da Loose Joints.

Disruptions raccoglie una serie di screenshot realizzati da Batniji tra il 2015 e il 2017, durante le videochiamate con la sua famiglia a Gaza. Trasferitosi in Europa e impossibilitato al ritorno per anni, lo spazio digitale era per Batniji un luogo d’incontro fondamentale, tuttavia plasmato e destabilizzato dalle stesse forze che agivano sulla quotidianità dei suoi parenti.

Disruptions oscilla tra il linguaggio familiare e spontaneo della videochiamata e la degradazione di composizioni ipersature, rese quasi illeggibili dai pixel e sradicate dalla distanza. Attraverso la bassa risoluzione e la compressione, le poor images di Batniji rendono visibile come la comunicazione e la quotidianità a Gaza siano compromesse dal conflitto, dal controllo e dalla sorveglianza. Nel loro rumore e nella loro obliquità visiva, Batniji crea un filo conduttore tra un senso di intimità condiviso e la violenza coloniale, ora genocida, imposta a Gaza fino ad oggi, evocando al contempo la separazione fisica ed emotiva imposta dai confini.

Annunciata in occasione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la pubblicazione di Disruptions invita alla pace e sostiene la legittima lotta per la libertà dei palestinesi. Il 100% dei profitti sarà devoluto alla ONG Medical Aid for Palestinians, che fornisce cure mediche cruciali e supporto in loco.

Durante la serata si terrà una raccolta fondi a sostegno della stessa ONG. Alcune copie del libro saranno disponibili per essere acquistate e firmate dall'autore.

Bio

Taysir Batniji (1966, Gaza, Palestina) si è formato come pittore presso l'Università Nazionale An-Najah, Nablus, prima di continuare i suoi studi in Francia. Il suo lavoro incorpora fotografia, video, disegno, installazione e performance, spesso venati di impermanenza e fragilità, traendo ispirazione dalla sua storia personale, ma anche dagli eventi attuali e dalla storia. I suoi metodi di approccio distanziano, deviano, allungano, concettualizzano o semplicemente giocano con il soggetto iniziale, offrendo, alla fine, un punto di vista poetico, a volte acre, sulla realtà.

Già coinvolto nella scena artistica palestinese dagli anni Novanta, ha partecipato, a partire dal 2002, a numerose mostre, biennali e residenze in Europa e nel mondo, tra le quali le Biennali di Venezia e Berlino, Centre Pompidou e Jeu de Paume a Parigi, Rencontres d'Arles, Aperture a New-York, Martin-Gropius-Bau a Berlino, Kunsthalle di Vienna, Witte de With a Rotterdam e V&A Museum a Londra.

Taysir ha ricevuto l’Abraaj Group Art Prize nel 2012 ed è diventato il destinatario del programma di residenza Immersion, sostenuto dalla Hermes Foundation, in alleanza con Aperture Foundation nel 2017. Le sue opere fanno parte di collezioni di prestigiose istituzioni tra cui il Centre Pompidou e la FNAC in Francia, il V&A e l'Imperial War Museum di Londra, la Queensland Art Gallery in Australia e lo Zayed National Museum di Abu Dhabi.

L’ingresso all’evento è gratuito. Per ulteriori informazioni, scrivici a info@phmuseumlab.com.